Gruppo Faro al monastero di Bose

"Faro Dopo"

22 marzo 2015

Il servizio di supporto al lutto della Fondazione Faro è una rete di risposte ai bisogni di ascolto, condivisone e sostegno ai  familiari che affrontano la perdita. Il servizio prevede:

  • la presa in carico psicologica individuale 
  • la partecipazione ad uno dei  gruppi di supporto condotti da uno psicologo psicoterapeuta
  • la inclusione nelle attività collettive e socializzanti  costruite con i volontari Faro.

“Faro Dopo” ha lo scopo di:

  • Dare uno spazio collettivo ai sentimenti di pena e di sofferenza.
  • Prevenire il lutto complicato
  • Favorire l’elaborazione dei sentimenti e dei vissuti
  • Favorire la creazione di “reti sociali” significative.

All’interno di “Faro Dopo” è iniziata la costruzione di un calendario di iniziative socializzanti mirate a costruire un “abbraccio”, una rete di sostegno contro la solitudine e l’isolamento che troppo spesso i familiari dei malati vivono dopo la morte del proprio congiunto.

Alcune di queste iniziative: Gita al monastero di Bose.

Domenica 22 marzo 2015 un gruppo si è recato al monastero di Bose, sulla serra di Ivrea, con la presenza delle psicologhe Stefania, Desi e Monica e del coordinatore dei volontari Lauretta, in occasione della conferenza di Massimo Recalcati, noto psicoterapeuta relatore ospite della comunità di Enzo bianchi, sul tema della figura della madre nella società attuale. Recalcati ha messo in evidenza i profondi cambiamenti che oggi stanno modificando l’immagine materna sotto la spinta delle modifiche socio-culturali: la genitorialità fisiologia e le nuove tecniche scientifiche di concepimento, nuovi modelli familiari, e la rilevanza che tali modifiche possono avere sullo stesso rapporto madre/figlio, evidenziando le luci e le ombre di tale rapporto. Nonostante la pioggia che non ha dato tregua, Bose ha come sempre affascinato i visitatori con la sua atmosfera di calma meditazione ritmata dal suono delle campane, sullo sfondo dei verdi campi e boschi contro il profilo delle montagne innevate, in una cornice di convivialità dove il gruppo si è sentito accolto e si è rilassato.